Autonomia
Obiettivi strategici
- Rafforzare le competenze regionali in accordo con lo Stato
Cosa è stato realizzato
La Legge n. 86/2024 “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma della Costituzione” ha definito il quadro normativo procedurale per l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario, che ne facciano richiesta, di forme e condizioni particolari di autonomia - nelle 23 materie richiamate dall’articolo 116 terzo comma, della Costituzione -, nonché delle modalità procedurali di approvazione delle intese fra lo Stato e una Regione.
Regione Lombardia ha ritenuto opportuno riprendere il negoziato con il Governo, avviato negli anni precedenti, avanzando formale richiesta all’esecutivo, il 25 luglio 2024, di maggiori competenze su otto delle nove materie cosiddette “no-LEP”: protezione civile, professioni, coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, rapporti internazionali e con l’Unione Europea, previdenza complementare e integrativa, commercio con l’estero, casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale, enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.
Nell’ottobre 2024, Regione Lombardia ha condiviso con il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie e le Regioni Liguria, Piemonte e Veneto le modalità di lavoro per procedere congiuntamente nel percorso, predisponendo con gli stessi attori regionali un primo documento tecnico sulla materia Protezione civile trasmesso al Ministero il 18 novembre 2024.
Il rilancio del percorso per il conseguimento della maggiore autonomia ha coinvolto numerosi tavoli di lavoro a diversi livelli, in cui sono proseguiti e sono stati completati gli approfondimenti e i confronti relativi alle materie non connesse alla determinazione dei LEP.
Nei mesi di novembre e dicembre 2024 sono stati inoltre coinvolti nel processo di definizione delle proposte regionali anche i membri del partenariato economico, sociale e territoriale della Lombardia, mediante lo svolgimento di specifici tavoli tematici dedicati a sette materie “no-LEP” (Protezione civile, Professioni, Commercio con l’estero, Relazioni Internazionali e con l’UE, Previdenza complementare e integrativa, Coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, Casse di Risparmio, Casse Rurali, Aziende di Credito a Carattere Regionale; Enti di Credito Fondiario e Agrario a Carattere Regionale).
In seguito ai pronunciamenti della Corte costituzionale con le sentenze n. 192/2024 e n. 10/2025 sulla costituzionalità della legge 86/2024 e sull’inammissibilità del referendum sulla stessa, il contesto normativo è andato delineandosi con maggiore chiarezza. Regione Lombardia sta pertanto proseguendo nel percorso già avviato, nel solco di quanto delineato dalle sentenze sopra richiamate.
In particolare, il lavoro sta continuando, in accordo con il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie e in raccordo con le altre tre regioni richiedenti autonomia, sul tema della Protezione Civile e delle Professioni. Il negoziato con gli uffici ministeriali ha permesso di condividere molteplici contenuti del futuro accordo per quanto attiene alla materia della Protezione civile.
Le materie per le quali possono essere riconosciute ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, sono:
Cosa sono i LEP?
Quali sono le materie no-LEP?
protezione civile; professioni; previdenza complementare e integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, commercio con l’estero, casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e regionale a carattere regionale; rapporti internazionali e con l’UE delle Regioni; organizzazione della giustizia di pace;
Per chi
Enti del sistema regionale coinvolti