Territorio connesso, attrattivo e resiliente per la qualità di vita dei cittadini
Obiettivi strategici
- Ridurre il consumo di suolo e promuovere la rigenerazione territoriale
- Sostenere il ripristino e la riqualificazione dei suoli degradati
- Aumentare la resilienza del territorio, le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici e mitigare il rischio idrogeologico, anche negli eventi emergenziali
- Migliorare e tutelare la qualità delle acque e ottimizzare l'utilizzo delle risorse idriche
- Promuovere la valorizzazione del paesaggio e la salvaguardia della biodiversità
- Valorizzare i territori montani lombardi
- Valorizzare le aree interne
- Rafforzare la resilienza e la vitalità dei territori rurali, generando occasioni di nuova imprenditoria basate sul consolidamento del patrimonio naturale e sociale, creando le condizioni per migliorare l'attrattività
- Salvaguardare la fauna selvatica e ittica, la biodiversità agricola, forestale e il suolo agricolo
Cosa è stato realizzato
Rigenerazione e trasformazione dei territori
Lo sviluppo del territorio lombardo, perché sia effettivamente sostenibile, deve contemplare la rigenerazione e la riqualificazione di edifici, infrastrutture e terreni, minimizzando il consumo di suolo e risanando i suoli degradati attraverso processi di bonifica.
Dal punto di vista del monitoraggio delle trasformazioni territoriali, con l’obiettivo di quantificare la riduzione delle previsioni di consumo di suolo, sono stati elaborati i dati del monitoraggio riferito ai 629 nuovi Piani di Governo del Territorio, approvati a oggi, giugno 2025, che hanno evidenziato una riduzione complessiva del consumo di suolo di circa 3.300 ettari, che corrisponde a una riduzione di circa il 29% delle previsioni contenute negli stessi piani nel e a circa il 17% delle previsioni totali di consumo di suolo contenute nella totalità dei piani comunali nel 2014.
Per quanto riguarda la pianificazione territoriale, nel corso del 2024 sono stati aggiornati molti Piani Regionali, fra cui il Piano Territoriale regionale (PTR), il principale strumento di pianificazione territoriale lombardo, i Piani Territoriali Regionali d'Area (PTRA) "Navigli Lombardi", "Valli Alpine" e "Aeroporto di Montichiari" ed è stata verificata la coerenza tecnica di 33 piani e programmi con il Piano Paesaggistico Regionale (PPR).
Sono stati istruiti 45 Piani di Governo del Territorio, che hanno permesso ai Comuni di approvare le varianti ai propri PGT. Inoltre, con l’ultimo aggiornamento del PTR è stata introdotto l’obbligo per i Comuni di trasmettere i PGT a Regione Lombardia, per la verifica di compatibilità con il Piano Territoriale Regionale (PTR), mediante l’applicativo PGTWEB, presente nel portale MULTIPLAN.
A partire dal 2024 è stato seguito l'iter e garantito il supporto tecnico amministrativo a tutti gli enti interessati (Città Metropolitana di Milano e 60 Comuni) per l'istituzione del nuovo ente gestore del Parco Agricolo Sud Milano.
L’8 agosto 2024 è stata emanata la Legge Regionale n. 15 - Disciplina degli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale, che mira a una corretta localizzazione degli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale, in coerenza con gli obiettivi di contenimento del consumo di suolo, di rigenerazione urbana, e di tutela dell'ambiente e della salute. Per dare attuazione alla legge è iniziato un percorso di integrazione di questa nuova disciplina all'interno del più ampio quadro della pianificazione territoriale e paesaggistica regionale, a partire dalla mappatura degli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale.
Regione Lombardia sostiene i Comuni nella realizzazione di progettualità di rigenerazione urbana e nella riqualificazione urbana dei borghi storici. In particolare, nel 2024 e 2025, è proseguito l’accompagnamento ai Comuni beneficiari dei finanziamenti regionali assegnati mediante due bandi avviati al termine della scorsa legislatura, finalizzati all'avvio di processi di rigenerazione urbana e alla riqualificazione e valorizzazione dei borghi storici, liquidando risorse pari a 32.508.854 euro nel 2024 e 11.979.754 euro nei primi mesi del 2025.
Bonifiche
Regione Lombardia si conferma in prima linea nel coordinamento e nel monitoraggio delle attività di bonifica dei siti contaminati, o potenzialmente tali, attraverso il Programma di Bonifica regionale, con l’obiettivo di realizzare interventi di recupero socioeconomico e territoriale che ridiano vita a queste aree. Nel corso del 2024, sono stati conclusi interventi di bonifica, messa in sicurezza operativa e permanente su 108 aree, portando il totale delle aree bonificate a 3.151.
È proseguita l’attività per la bonifica dei “siti orfani” sia per i siti ricompresi nel finanziamento PNRR (un’apposita milestone prevede che entro il 2026 l’Italia bonifichi il 70% della superficie del suolo dei siti orfani) sia per i siti che non rientrano in tali finanziamenti.
Risulta conclusa, grazie agli accordi siglati a novembre 2024 tra il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e Regione Lombardia, la progettazione per la bonifica di tutti i 18 siti orfani della Lombardia interessati da un investimento complessivo di 65 milioni di euro (51 milioni previsti dal PNRR e 14 milioni di fondi regionali). Sono in corso le gare per gli interventi di bonifica e l’avvio dei lavori per i quali Regione Lombardia agisce direttamente in qualità di Soggetto Attuatore. Per altri due Siti Orfani, per i quali gli interventi sono in capo a Soggetti attuatori esterni, ovvero i comuni (rispettivamente Milano e Cesano Maderno), le attività sono in via di conclusione per il primo e in fase di gara per il secondo.
Sono continuate le attività previste dal Programma di Bonifica, concentrate sui siti di interesse regionale e sui siti finanziati. Per i siti finanziati intervengono direttamente i Comuni, che possono beneficiare di contributi regionali che coprono integralmente le spese necessarie per la bonifica. Nello specifico, sono stati approvati e finanziati 30 provvedimenti dall’inizio della Legislatura, di cui 11 nel 2024, permettendo l'avvio della bonifica di altrettanti siti contaminati.
Rischio idrogeologico e resilienza del territorio
Piano di Gestione Rischio Alluvioni (PGRA), previsto dalla Direttiva europea 2007/60/CE, nota anche come "Direttiva Alluvioni", è lo strumento operativo approvato dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, riferito al distretto padano, che individua e programma le azioni necessarie a ridurre le conseguenze negative delle alluvioni per la salute umana, il territorio, i beni, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche e sociali. Delle 179 misure non continuative per la gestione del rischio contenute nel Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA 2021) relative al periodo 2022-2027, a dicembre 2024, coerentemente con i cronoprogrammi previsti, ne risultano completate 17, pari al 9,50%, e sono stati monitorati gli avanzamenti di ulteriori 138 misure.
In totale al 2024 la percentuale di attuazione del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA), che ricomprende tutte le 218 misure di prevenzione, protezione, preparazione, ricostruzione e valutazione post evento è del 47,2%.
“Sono proseguite le attività di validazione delle proposte raccolte dai Comuni per la modifica del Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) - che ha la finalità di ridurre il rischio idrogeologico entro valori compatibili con gli usi del suolo in atto per salvaguardare l’incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni - e dello stesso PGRA: al 2024, il territorio lombardo con PAI e PGRA aggiornati è pari a 4.639 km2, che corrisponde al 19,4% della superficie regionale complessiva. È stato approvato nel mese di febbraio 2025 l'aggiornamento del Regolamento regionale 7/2017 “Regolamento recante criteri e metodi per il rispetto del principio dell'invarianza idraulica ed idrologica ai sensi dell'articolo 58 bis della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12”, che regola la gestione delle acque meteoriche non contaminate e ha lo scopo di far diminuire il deflusso verso le reti di drenaggio urbano e da queste verso i corsi d'acqua già in condizioni critiche, riducendo così l'effetto degli scarichi urbani sulle portate di piena dei corsi d'acqua stessi. L’aggiornamento contiene importanti semplificazioni che riguardano le procedure in capo ai Comuni e le valutazioni tecniche richieste a supporto dei progetti. Nel corso del 2024 sono stati approvati due nuovi programmi di interventi urgenti e prioritari per la difesa del suolo e la mitigazione dei rischi idrogeologici del territorio lombardo a favore dei Comuni, con uno stanziamento di ulteriori 34 milioni di euro di risorse regionali per la realizzazione di 75 interventi. È stato finanziato, inoltre, un piano di 19 interventi, concordato con l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e condiviso con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, per un importo complessivo di 117 milioni di euro, di cui quasi 9 milioni di cofinanziamento regionale.
Regione Lombardia sta attuando, inoltre, un programma di interventi finanziato con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per un importo di 138 milioni di euro (PNRR M2 C4 2.1). Questo programma include sia interventi strutturali, mirati a mettere in sicurezza il territorio da frane e ridurre il rischio di allagamento, sia interventi non strutturali, come misure previste dai piani di gestione del rischio idraulico e di alluvione. Questi interventi sono finalizzati alla salvaguardia del territorio, alla riqualificazione, al monitoraggio e alla prevenzione. Grazie a queste risorse, nelle aree colpite da calamità saranno realizzati interventi di ripristino di strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate, nonché interventi per la riduzione del rischio residuo, al fine di tutelare l'incolumità pubblica e privata. Ad aprile 2025, il programma di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico relativo alla misura PNRR ha raggiunto uno stato di attuazione del 47,3%, con 147 interventi conclusi su un totale di 311 interventi. La portata degli eventi calamitosi che hanno colpito negli ultimi anni il territorio lombardo è significativa: negli ultimi sette anni, sono stati riconosciuti dal Consiglio dei Ministri 11 stati di emergenza di rilievo nazionale. A marzo 2025 erano attive 5 gestioni commissariali, mentre per 6 gestioni Regione Lombardia è subentrata nella fase di completamento degli interventi programmati e di progressivo rientro alla normalità. Nel 2024 sono stati 395 i decreti adottati dal Direttore della Direzione Sicurezza e Protezione Civile di Regione Lombardia nella veste di Commissario delegato alla gestione delle emergenze.
Inoltre, 141 Comuni colpiti da eventi calamitosi sono stati supportati con contributo regionale per interventi in somma urgenza, per l’importo complessivo di oltre 14 milioni di euro e 179 enti locali e territoriali (Comuni, Province e Città Metropolitana) sono stati supportati per le spese di post emergenza a seguito calamità naturali, per l’importo complessivo di oltre 5 milioni di euro.”
Le vasche di laminazione sono opere idrauliche che accumulano temporaneamente le piene dei corsi d’acqua in modo da ridurre l’impatto delle alluvioni e proteggere civili, abitazioni, attività produttive e infrastrutture.
In un contesto di cambiamenti climatici con eventi meteorologici sempre più estremi, le vasche di laminazione rappresentano uno strumento fondamentale per la mitigazione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio.
Nel corso del 2024 e nei primi mesi del 2025 sono state completate le seguenti vasche di laminazione: Vasca sul Torrente Rudone a Nuvolento (BS); Vasca sul torrente Rino di Virle a Rezzato (BS); Vasca sul torrente Guisa a Garbagnate Milanese (MI); Vasca sul Torrente Seveso in Comune di Milano (MI); 2 delle 6 aree golenali previste sul Torrente Seveso nei Comuni di Vertemate con Minoprio, Carimate e Cantù (CO); Vasca del Fiume Olona nei comuni di Canegrate, Parabiago e San Vittore Olona (MI).
Gli stati di emergenza di rilievo nazionale in Lombardia nel 2024
EVENTI 15-25 MAGGIO 2024: gli eccezionali eventi meteorologici hanno interessato il territorio della Città Metropolitana di Milano e delle province di Cremona e Mantova. Stanziati dallo Stato per l’emergenza 4 milioni di euro. A marzo 2025, erano 57 gli interventi pubblici ammessi a finanziamento.
EVENTI 9 GIUGNO-13 LUGLIO 2024: gli eccezionali eventi meteorologici hanno interessato il territorio delle province di Bergamo e Brescia. Stanziati dallo Stato per l’emergenza 4,7 milioni di euro.
EVENTI 8-12 SETTEMBRE 2024: gli eccezionali eventi meteorologici hanno interessato il territorio dell’intera provincia di Bergamo e dei comuni di Dolzago, Lecco, Missaglia, Molteno, Oggiono della provincia di Lecco e dei comuni di Gargnano, Bagolino, Pertica Bassa e Lavenone della provincia di Brescia. Per i fabbisogni più urgenti è stata stanziata dallo Stato la somma 2,8 milioni di euro.
Adattamento ai cambiamenti climatici e reti internazionali per il clima
Dal 2024, con il supporto di Fondazione Lombardia per l'Ambiente e ARPA Lombardia, è stata predisposta la bozza del Documento della nuova Strategia regionale di adattamento al cambiamento climatico, che vedrà la sua approvazione nel 2025. La strategia definisce gli impatti, i rischi, gli obiettivi di adattamento e le relative misure di adattamento, valutando le vulnerabilità dei sistemi ambientali e territoriali e dei fattori di resilienza.
Anche nel 2024 Regione Lombardia ha proseguito il suo impegno contribuendo e partecipando alle iniziative delle reti internazionali sul clima, quali Under2Coalition e Regions4, di cui Regione fa parte, nonché a importanti eventi internazionali quali la COP29 di Baku, la Climate Week di New York e le altre iniziative di alto profilo internazionale, portando il punto di vista di un governo subnazionale.
Tutela e valorizzazione della risorsa idrica
L'Amministrazione regionale è attualmente impegnata nella riassegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche scadute. Questo processo non solo favorisce la produzione di energia da fonti rinnovabili e garantisce la sicurezza delle infrastrutture, ma apre anche il mercato alla libera concorrenza, valorizzando i canoni demaniali che saranno reinvestiti sul territorio. Nel corso del 2024 sono state bandite le prime due gare relative complessivamente a 3 ex concessioni scadute (“Codera Ratti-Dongo” nelle province di Sondrio e Como e “Resio” nella provincia di Brescia). L'iter per la riassegnazione proseguirà nel 2025. Inoltre, nel corso del 2024, sono proseguiti gli incontri con le Amministrazioni comunali interessate dalla presenza delle grandi derivazioni idroelettriche scadute al fine di definire le misure di compensazione ambientale e territoriale che saranno inserite nei bandi relativi alle restanti concessioni scadute, che saranno oggetto di riassegnazione nel 2025.
Regione Lombardia è impegnata nello sviluppo e nella valorizzazione del Servizio Idrico Integrato (SII), finanziando misure e interventi infrastrutturali. Nel 2024, gli interventi più significativi hanno riguardato il settore della fognatura e della depurazione, con un investimento complessivo di oltre 92 milioni di euro, di cui circa il 40% finanziato attraverso il Piano Lombardia. A dicembre 2024, risulta completato il 61% degli interventi finanziati.
Con riferimento agli agglomerati lombardi coinvolti nelle procedure di infrazione europee sono proseguite, anche per il 2024, le attività di monitoraggio periodico sull’avanzamento delle opere necessarie per l’adeguamento agli obblighi comunitari.
Dall’inizio della legislatura a dicembre 2024 sono stati finanziati 95 nuovi interventi di miglioramento delle infrastrutture legate all’irrigazione e alla bonifica. Di questi, 15 riguardano direttamente le opere irrigue e di bonifica, mentre 81 sono interventi urgenti per risolvere problemi contingenti. Si tratta di investimenti significativi per la gestione delle risorse idriche, la tutela del territorio e della agricoltura.
Al fine di tutelare dall’inquinamento le acque lombarde rispetto all’azoto di origine agricola sono state condotte ispezioni su 537 imprese agricole, pari al 4,5% delle oltre 11.800 aziende tenute al rispetto della direttiva. Inoltre, è stato approvato il nuovo Programma di Azione nitrati 2024-2027 mirato a garantire una maggior tutela dello stato chimico delle acque superficiali e sotterranee. Il Programma ha introdotto misure rafforzative volte a ridurre la delocalizzazione impropria degli effluenti, migliorare il sistema di tracciamento nonché aumentare la percentuale delle aziende soggetta a controllo in loco.
Per quanto riguarda la tutela e conservazione degli ambienti lacustri e il miglioramento della qualità delle acque, nel 2024 sono stati conclusi 43 interventi e progetti di risanamento e riqualificazione: sono giunti al termine la maggior parte degli interventi legati ai due bandi del Piano Lombardia sulla riqualificazione e risanamento degli ambienti lacustri (circa 14 milioni di euro per gli interventi conclusi nel 2024). Relativamente agli accordi di collaborazione tra la Regione e altri enti pubblici si sono concluse tutte le attività relative al Programma d’Azione dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) Lago di Varese 2019-2023 (circa 420.000 euro di progetti conclusi nel 2024); inoltre si sono conclusi gli accordi relativi all’implementazione del progetto europeo SIMILE -Sistema informativo per il monitoraggio integrato dei laghi insubrici e dei loro ecosistemi sui laghi Como, Maggiore, Lugano e Varese, alla gestione delle macrofite sull’Endine e allo studio del cumulo di rifiuti sul lago d’iseo presso Tavernola Bergamasca (260.000 euro circa di interventi completati nel 2024). Sono proseguite le attività legate agli altri accordi/convenzioni ancora in corso relativi alla L.r. 9/20, e all'AQST 2024-2026, in particolare si sono conclusi una prima fase di interventi nel settore fognario per un totale di circa 4,5 milioni di euro nel 2024, nonché quelli stipulati con Provincia di Lecco, Autorità di bacino Iseo, Endine e Moro, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Comune di Gavirate.
Aree protette e salvaguardia della biodiversità
Nel corso del 2024 e della prima parte del 2025 sono stati approvati l’istituzione e l’ampliamento di aree protette con l’obiettivo di rafforzare la tutela ambientale del territorio, che hanno portato la superficie di aree protette regionali a 486.807 ettari complessivi ad aprile 2025. Tra questi si menzionano, a titolo esemplificativo, l’approvazione dei confini dei Parchi regionali del Monte Barro e di Montevecchia e l’approvazione dell’ampliamento dei confini del Parco regionale della Valle del Lambro.
A salvaguardia della biodiversità naturale, lungo il 2024 sono stati effettuati interventi su 11 specie e sono stati definiti accordi di collaborazione con 5 Comunità Montane per realizzare interventi di eradicazione rapida e di controllo di specie alloctone invasive.
Nel 2024 sono state realizzate 17 iniziative, dirette ad accrescere la conoscenza della biodiversità e l'importanza della sua tutela, tra cui ricordiamo l’organizzazione della mostra "Lombardia: azioni per la Biodiversità" a febbraio 2024 e, nel mese di maggio, il workshop "Dalla scienza alla conservazione", in collaborazione con Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Tutela del suolo agricolo
Al fine di contribuire alla biodiversità, alla salvaguardia della fauna e alla valorizzazione del paesaggio agrario, anche attraverso una più efficiente gestione delle risorse naturali, nel 2024 sono state 2.316 le imprese agricole sostenute con servizi agroecologici per 22.865.016 euro riconosciuti. Sono inoltre stati finanziati 34.000 ettari dedicati alla coltivazione biologica.
Sono stati attivati 15 interventi “a superficie”, di cui si ricordano, a titolo esemplificativo, le misure volte ad incentivare la conservazione di metodi di avvicendamento colturali (Misura 10.1.02 Avvicendamento con leguminose foraggere), la biodiversità e l’agrobiodiversità (Misura 10.1.03 – Conservazione della biodiversità nelle risaie, intervento SRA08 – Gestione dei prati e dei pascoli permanenti) e le pratiche di gestione per la conservazione degli habitat (Misure 10.1.08: Salvaguardia di canneti, cariceti, molinieti e 10.1.12: Salvaguardia di varietà vegetali minacciate di abbandono).
Fauna selvatica e ittica
Regione Lombardia ha continuato a sostenere i Centri di Recupero Animali Selvatici (C.R.A.S.) con 510.000 euro al fine di soccorre, curare e riabilitare gli animali selvatici in difficoltà, per permetterne il reinserimento nel loro habitat naturale.
Anche nel 2024, sono stati inviati al domicilio 38.145 tesserini venatori, fondamentali per il controllo, il monitoraggio e la regolamentazione dell’attività di caccia, garantendo così la raccolta dei dati sulla pressione venatoria e sulla conservazione della fauna selvatica.
Con riguardo alla pesca dilettantistica, Regione Lombardia ha sostenuto nel 2024 con fondi regionali le 8 associazioni più importanti, per progetti di tutela e gestione del patrimonio ittico.
È stato concluso l’aggiornamento biennale della Carta Ittica Regionale, uno strumento di pianificazione delle risorse ittiche che permette di monitorare e regolamentare la pesca, garantendo la conservazione delle specie e degli ecosistemi acquatici. Con l’aggiornamento della Carta Ittica, sono state individuate le zone di pesca, le aree di riposo biologico e le modalità di gestione delle popolazioni ittiche e sono stati stabiliti i criteri per la protezione delle specie a rischio, la regolamentazione delle immissioni di pesci e la gestione delle acque interne.
Per una gestione unitaria della pesca da parte delle Regioni Lombardia, Veneto e della Provincia di Trento sono state armonizzate le Regole per la Pesca: nel 2024 è stato approvato il Regolamento per la tutela della fauna ittica e per la disciplina della pesca nelle acque del Lago di Garda.
Inoltre, Regione Lombardia ha avviato la ristrutturazione dello storico incubatoio regionale di Fiumelatte sul lago di Como, con 1 milione di euro, a tutela del ripopolamento del patrimonio ittico e sono state assegnate la gestione e la manutenzione degli incubatoi ittici mettendo a disposizione 1,4 milioni di euro per controllare e ottimizzare la produzione di fauna ittica.
Valorizzazione e sviluppo dei territori montani
Prosegue anche per il 2024 il rilancio dei territori montani in una prospettiva multisettoriale e integrata, grazie all’approvazione delle Strategie di Sviluppo Locale e alla sottoscrizione dei Patti Territoriali.
Grazie agli incrementi della dotazione finanziaria, nel 2023/2024 sono state finanziate complessivamente 10 Strategie di sviluppo locale sul Fondo Valli Prealpine. A seguito dello scorrimento della graduatoria e di una rinuncia, le Strategie finanziate sono passate complessivamente a 17, per un totale di oltre 43 milioni di euro di finanziamenti regionali previsti. Le strategie sono finalizzate a contrastare l’isolamento dei territori montani, mantenendo sul territorio la forza lavoro attraverso interventi orientati al potenziamento e alla valorizzazione di beni e di servizi.
Con la sottoscrizione del Patto Territoriale della Valsassina, avvenuta il 22 novembre 2024, sono saliti ad otto i patti territoriali complessivamente sottoscritti da Regione tra la XI e la XII Legislatura. I Patti prevedono l'attuazione congiunta di un programma di interventi volto al raggiungimento di obiettivi di promozione dello sviluppo locale dei territori montani su cui si trovano impianti di risalita e infrastrutture connesse e funzionali al relativo servizio. Nello specifico, il Patto Territoriale della Valsassina prevede la realizzazione di quattro interventi infrastrutturali di potenziamento e riqualificazione della dotazione impiantistica del comprensorio sciistico, che permette di qualificare il turismo invernale sciistico, di potenziare il turismo verde primaverile-estivo e di attivare, in una logica di filiera, sinergica e integrata, tutte le risorse e le attrazioni potenziali della Valsassina al fine di diversificare l’offerta. Il cofinanziamento regionale è pari a 13,5 milioni di euro.
Per ottimizzare la gestione della risorsa idrica nel territorio montano, nel 2024 sono state finanziate 68 domande per interventi di realizzazione, ripristino e manutenzione straordinaria di piccoli bacini e di sistemi di raccolta e stoccaggio delle acque, nonché dei relativi sistemi di adduzione e di distribuzione, per un totale di 5.534.353 euro a valere su risorse regionali e risorse statali provenienti dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT).
Per aumentare la resilienza dei territori montani, Regione Lombardia ha destinato 7,7 milioni di euro, a valere sul FOSMIT, a Comuni montani, o parzialmente montani, loro Unioni, Comunità Montane, Province ed Enti gestori dei Parchi e delle Riserve regionali per interventi finalizzati alla realizzazione di interventi e opere di difesa del suolo, sistemazione di dissesti idrogeologici, anche su versanti, manutenzione straordinaria e regimazione idraulica del reticolo idrico minore di competenza comunale (Bando dissesti 2024).
Il 29 novembre 2024 è stato chiuso il bando “Rifugi” che ha destinato 5 milioni a valere sulle risorse FOSMIT, per sostenere interventi di realizzazione, ampliamento, manutenzione straordinaria e ristrutturazione ai fini dell’innovazione tecnologica, della riqualificazione, della sicurezza, dell’accessibilità, dell’efficientamento energetico e della mitigazione dei fenomeni naturali, di rifugi alpinistici e rifugi escursionistici.
Sempre nel quadro delle risorse del FOSMIT, per finanziare interventi di ripristino, conservazione e parziale completamento di elementi strutturali del paesaggio agrario nel contesto montano (ad esempio terrazzamenti e muretti a secco), è stata incrementata la dotazione finanziaria del Bando Terrazzamenti 2023 di 1.263.403 euro, portando la dotazione complessiva della misura a 7.753.403 euro. Tale incremento ha permesso di finanziare ulteriori 67 domande, esaurendo così la graduatoria di 295 progetti. Al 31 dicembre 2024 sono risultati conclusi 150 interventi.
Per incentivare lo sviluppo dei territori montani di confine, nell’ambito del Programma Interreg Italia-Svizzera 2021-2027, con la prima finestra di apertura del primo avviso sono stati approvati e finanziati 60 progetti nel corso del 2024, che hanno preso avvio da gennaio 2025, per un totale di circa 64 milioni di euro di contributo pubblico in parte italiana. Si segnala l’attivazione dell’iniziativa pilota di un “Fondo Piccoli Progetti” per l’area della Val Venosta (Provincia Autonoma di Bolzano) e del Cantone dei Grigioni, che potrebbe essere in futuro estesa anche ai territori lombardi. Con riguardo alla Programmazione 2014-2020, si sono svolte le attività relative alla chiusura dei progetti ed è stata presentata la certificazione finale alla Commissione Europea, a piena saturazione del contributo FESR previsto dall'UE.
Regione Lombardia, attraverso il Fondo Comuni Confinanti ha continuato ad investire nei propri territori di confine interregionale. Con riguardo alla programmazione 2019-2027, sono stati approvati i programmi relativi ai progetti strategici finanziati dal Fondo per gli ambiti della provincia di Brescia, di Sondrio e del Parco Nazionale dello Stelvio, finalizzati al rilancio e allo sviluppo sostenibile dei territori montani, al contrasto allo spopolamento dei medesimi nonché alla coesione territoriale e sociale. Si tratta di un importante contributo pari a più di 104 milioni di euro, a fronte di un totale di interventi per più di 227 milioni di euro. Tra gli interventi finanziati, si segnala la riqualificazione dell’area del Passo dello Stelvio, che comprende la sistemazione degli accessi e delle aree di sosta, oltre che il miglioramento della fruibilità in condizioni di sicurezza. Parallelamente, è proseguita l’attività per il completamento degli interventi relativi alla programmazione 2013-2018, che comprende, tra gli altri, progetti per migliorare l’accessibilità ai territori montani, con particolare attenzione alla tutela della sicurezza degli escursionisti e alle condizioni di accessibilità al territorio del Parco dello Stelvio.
Valorizzazione e sviluppo delle aree interne, rurali e forestali
Nel quadro delle Strategie di Sviluppo Locale già approvate nel 2023, volte al sostegno dei territori rurali, nel 2024 sono stati concessi 8.361.876 euro a favore dei 15 Gruppi di Azione Locali (GAL). Il contributo è volto a finanziare spese di gestione per l’attuazione delle Strategie e spese di animazione e di comunicazione per il coinvolgimento della popolazione dei territori oggetto di intervento.
In ultimo, nel corso del 2024 sono stati messi a bando sette interventi a sostegno delle aree forestali, di cui si menzionano, a titolo esemplificativo, i bandi a sostegno di impianti di imboschimento e forestazione su terreni agricoli e non agricoli, le misure per prevenire e ripristinare i danni alle foreste e sostenere la viabilità forestale.
Regione Lombardia ha individuato 14 Aree Interne caratterizzate dalla presenza di numerosi piccoli comuni, da dinamiche socioeconomiche sfavorevoli e da scarsa accessibilità ai servizi essenziali di cittadinanza (istruzione e formazione, sociosanitari e mobilità), interessate di norma da spopolamento o stasi demografica e da un’economia locale fragile. L’obiettivo, attraverso la strategia regionale “Agenda del Controesodo”, è di favorire una loro rivitalizzazione, aumentandone l’attrattività e fermando il processo di progressivo spopolamento. Ogni area è destinataria di 14 milioni di euro a valere su un mix di risorse comunitarie, nazionali e regionali. Sono coinvolti 488 Comuni, di cui 428 con meno di 5.000 abitanti e 198 comuni con meno di 1.000 abitanti. Le aree sono: Valchiavenna; Appennino Lombardo – Alto Oltrepò Pavese; Alto Lago di Como e Valli del Lario; Lario Intelvese e Valli Lario Ceresio; Valcamonica; Valtrompia; Valsabbia e Alto Garda; Piambello e Valli del Verbano; Oltrepò Mantovano; Valle Seriana e Val di Scalve; Valle Brembana e Valtellina di Morbegno; Lomellina; Laghi Bergamaschi e Sebino Bresciano; Lario Orientale – Valle S. Martino e Valle Imagna.
Per chi
Enti del sistema regionale coinvolti
Altri soggetti coinvolti
Indicatori
Nota: Il dato della baseline (10%) è quello registrato nel primo monitoraggio regionale (anno 2020), rapportato alla totalità dei Comuni della Lombardia, al fine di rappresentare il processo di progressivo adeguamento alla l.r. 31/2014. Si evidenzia che la percentuale di riduzione delle previsioni di consumo di suolo riferita ai soli Comuni che nel primo periodo di monitoraggio (anni 2015-2020), avevano approvato Piani di governo del territorio (PGT) in riduzione (circa un terzo dei Comuni della Lombardia) restituiva il valore medio del 20%. Tale valore rapportato alla totalità dei Comuni della Lombardia risultava essere pari al 10%.
Nota: il dato della baseline è riferito all’annualità 2021
Nota: con decreti n. 6211 e 6209 del 19 aprile 2024 sono stati approvati i bandi e i relativi atti di gara finalizzati alle procedure di riassegnazione delle ex concessioni denominate “Resio” e “Codera Ratti-Dongo”
Nota: l’indicatore fa riferimento all’attuazione delle Strategie e dei Patti sottoscritti. Nel 2024 sono proseguite le attività per l’approvazione e la sottoscrizione delle Strategie di Sviluppo Locale (Valli Prealpine e Patti territoriali).
Nota: l’indicatore fa riferimento all’attuazione della Strategia Regionale Aree interne. Nel 2024 sono state presentate 14 strategie preliminari dalle 14 Aree Interne e relativi progetti attuativi per un totale di 308 interventi.
Nota: il target è stato già raggiunto a dicembre 2023.
Nota: il target 2027 si riferisce alla media da raggiungere nella XII Legislatura
Nota: nel 2024 sono stati avviati i bandi da cui l’indicatore è alimentato.
Nota: il dato 2024 sarà disponibile successivamente, a seguito delle elaborazioni di ERSAF per il Rapporto sullo stato delle foreste 2024. Nel corso del 2024 sono stati attivati 7 interventi a sostegno delle aree forestali.