Sistema Universitario
Obiettivi strategici
- Potenziare il diritto allo studio universitario
Cosa è stato realizzato
Il Diritto allo Studio Universitario (DSU), o “Terziario equivalente”, rientra tra le priorità di Regione Lombardia, che punta a garantire le risorse economiche destinate agli enti del Sistema universitario per finanziare i servizi DSU destinati alla generalità degli studenti e per erogare borse di studio per gli studenti meritevoli privi di mezzi, intervenendo con risorse proprie che si aggiungono a quelle nazionali del Fondo Integrativo Statale (FIS) e comunitarie del PNRR.
Nel 2024 complessivamente le risorse pubbliche (risorse nazionali, regionali e del PNRR) per il Diritto allo Studio Universitario sono state pari a 120 milioni di euro di cui 24 milioni di euro per l’erogazione di borse di studio per l’anno accademico 2023-2024 cui si aggiungono 21,3 milioni di euro di risorse regionali stanziate per i servizi DSU destinati alla generalità degli studenti.
Con il cofinanziamento degli Atenei per circa 38 milioni di euro, la copertura degli aventi diritto alla borsa è di circa il 97%, 28.500 studenti hanno ricevuto una borsa di studio, con un valore mediano delle borse di 5.600 euro.Sono state inoltre sottoscritte con tutti i soggetti gestori del DSU (Università, Istituzioni dell'AFAM e Scuole Superiori per mediatori Linguistici) le nuove convenzioni relative agli interventi per il diritto allo studio universitario per il triennio 2024/2026, sulla base dei nuovi criteri di erogazione delle risorse connessi all'attrattività degli atenei ed alla domanda ed offerta dei servizi.
Sulla base di quanto condiviso in sede di Conferenza Stato Regioni, è stato costituito e avviato a dicembre 2024 un apposito Tavolo Tecnico Nazionale tra il Ministero dell’Università e della Ricerca alcune Regioni (Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio, Campania) per l’analisi e la revisione degli interventi normativi e procedurali per il miglioramento dei servizi per il diritto allo studio, che Regione Lombardia segue con la volontà di mantenere un coordinamento forte sulle politiche universitarie.
In tema di interventi volti a soddisfare il fabbisogno residenziale per gli studenti universitari fuori sede, Regione monitora e promuove azioni per andare a colmare il fabbisogno di alloggi universitari nei diversi territori regionali. Tra le iniziative intraprese vi è la promozione, anche in collaborazione con il Commissario Nazionale, di misure quali il Bando V Legge 338/2000 e il pacchetto Housing PNRR (ex D.M. 481/2024), per rendere più attrattive le misure di incentivazione alla creazione di posti alloggio per studenti universitari, a canone calmierato.
È stato sottoscritto l'Accordo con il Politecnico di Milano per la riqualificazione della Casa dello Studente di Viale Romagna a Milano, con uno stanziamento di 10 milioni di euro e ultimazione dei lavori prevista nel 2026: nel secondo semestre 2024 Regione Lombardia ha erogato 4 milioni di euro all'avvio dei lavori relativi al progetto, che si aggiunge alle iniziative per la residenzialità universitaria già avviate a valere su fondi PNRR e Piano Lombardia.
Inoltre, Regione coordina il Comitato regionale del DSU cui aderiscono i Rettori degli Atenei, i rappresentanti degli studenti e alcuni rappresentanti del Consiglio regionale. Questo organismo ha funzioni di supporto e propositive per la definizione degli atti di programmazione e l’adozione dei provvedimenti relativi agli interventi in materia di DSU, nonché funzioni di verifica della relativa attuazione.
Regione partecipa alla CRUL - Comitato Regionale di coordinamento delle Università della Lombardia – in cui sono oggetto di condivisione con i Rettori le iniziative regionali che hanno ricadute nell’ambito del Sistema Universitario. In tale organismo sono state promosse anche iniziative finalizzate alla definizione di misure che tendono a mettere in relazione il know how degli atenei lombardi con le imprese per incentivare l’innovazione e la competitività delle imprese stesse. Infine, nei primi mesi del 2025, in attuazione del D.M. 418/2025 che ha eliminato i test di ingresso e introdotto il cosiddetto “semestre filtro” per l’accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria e Odontoiatria e Protesi Dentaria, Regione nell’ambito del Tavolo Tecnico Nazionale, ha supportato il Ministero dell’Università e della Ricerca e le Regioni nella definizione delle nuove modalità di erogazione dei servizi DSU per gli studenti che si immatricoleranno nell’a.a. 2025/2026.
Per chi
Altri soggetti coinvolti
Ministero dell’Università e della Ricerca, Agenzia Nazionale per la Valutazione Università e Ricerca