Servizi per il lavoro
Obiettivi strategici
- Innovare e potenziare le strutture e gli interventi di politiche attive del lavoro
- Potenziare le politiche per l'inserimento lavorativo di persone con disabilità
- Investire nelle competenze durante tutto l'arco della vita lavorativa (Formazione continua)
- Sostenere la diffusione di strumenti per il benessere lavorativo e l'attrattività degli ambienti lavorativi
- Prevenire e gestire le crisi aziendali
- Potenziare gli strumenti di ingresso nel mercato del lavoro
Cosa è stato realizzato
Politiche attive del lavoro
Regione Lombardia ha continuato a promuovere azioni di politica attiva del lavoro focalizzate su percorsi di orientamento, accompagnamento al lavoro, upskilling e reskilling, con l’obiettivo di rafforzare l’occupabilità delle persone e rispondere in modo mirato alle esigenze di competenze espresse dal mercato. Particolare attenzione è stata rivolta al sostegno dell’occupazione femminile, anche attraverso misure dedicate all’autoimprenditorialità e alla conciliazione vita-lavoro, come il voucher per i servizi di cura destinato alle donne in fase di ingresso o rientro nel mercato del lavoro.
Regione Lombardia, anche nel 2024, ha operato in sinergia con i Centri per l’Impiego (CPI) e con gli Enti del Terzo Settore, rafforzando l’efficacia del sistema dei servizi per il lavoro e favorendo l’incontro tra domanda e offerta. Nel 2024, oltre 8.900 aziende si sono rivolte ai CPI per servizi di selezione, con la gestione di circa 20.000 posizioni aperte. A supporto di questa attività, sono state sottoscritte dieci convenzioni con le Province lombarde e la Città Metropolitana di Milano per il potenziamento infrastrutturale e strumentale di sette CPI. Nel 2024 sono state 163.922 le persone disoccupate e occupate sospese prese in carico dai CPI e anche dagli operatori accreditati.
Elemento chiave per l’identificazione e il supporto di disoccupati e lavoratori in transizione è il Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), asse portante della Missione 5 del PNRR, che si dedica principalmente alla riqualificazione professionale con attenzione alla transizione digitale e green ed ha registrato, solo lo scorso anno, complessivamente 88.333 beneficiari tra disoccupati e occupati sospesi coinvolti in interventi di politica attiva. Tale risultato è conseguenza del percorso di aggiornamento del Programma avviato alla fine dello scorso anno e consolidato nel 2024 in ragione di interventi di semplificazione, efficientamento delle procedure nonché la positiva integrazione con le altre misure attivate da Regione con la costante interlocuzione diretta con gli stakeholder istituzionali locali, regionali e nazionali e con gli operatori.
Nel 2024 sono state ammesse e finanziate 173.477 doti, di cui 69.820 con servizi formativi e 25.157 con focus sulla formazione digitale. A seguito di aggiornamenti normativi e interlocuzioni con il Ministero, sono stati raggiunti ulteriori 187.002 beneficiari di cui 39.757 hanno beneficiato della formazione, di cui 23.658 in ambito digitale.
La misura "Formare per Assumere" ha continuato a registrare risultati molto positivi: un'iniziativa finalizzata a favorire l'inserimento lavorativo attraverso un doppio sostegno con incentivi occupazionali per le imprese che assumono mentre per i nuovi assunti l’erogazione di voucher formativi per l’adeguamento delle competenze. Questo approccio integrato consente alle aziende di colmare eventuali divari formativi dei candidati, rendendoli più adatti ai ruoli richiesti. Nel primo semestre dell’anno, ben 1.626 imprese hanno aderito a questa misura, richiedendo 1.134 incentivi. Un dato particolarmente significativo riguarda la partecipazione delle micro e piccole imprese, che rappresentano l’88% del totale: realtà spesso più vulnerabili ai cambiamenti del mercato, ma anche più dinamiche e pronte a cogliere strumenti di supporto come questo.
Regione Lombardia ha interesse al tema dell’occupazione giovanile, pertanto in attesa dell’avvio delle misure a titolarità regionale previste dal Programma Nazionale “Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027”, ha definito le linee programmatiche per l’utilizzo delle risorse dedicate all’inserimento lavorativo dei giovani con l’obiettivo è costruire un sistema strutturato e coordinato di interventi in grado di accompagnare i giovani nella definizione e realizzazione del proprio progetto di vita professionale. Gli interventi si fondano su un approccio preventivo, rafforzamento delle attività di outreach ed elevata personalizzazione dei servizi, percorsi di formazione ed orientamento permanente, per rispondere in modo più efficace ai bisogni specifici delle nuove generazioni agevolandole nell’inserimento lavorativo.
La misura Dote Unica Lavoro – DUL, giunta alla sua quinta fase, si conferma uno degli strumenti più strategici per accompagnare - esclusivamente agli occupati sospesi - verso l’occupazione o il miglioramento delle proprie competenze poiché offre un insieme integrato e personalizzato di servizi per l’inserimento o il reinserimento lavorativo, nonché per la qualificazione o riqualificazione professionale. I risultati ottenuti nel corso dell’ultimo anno - 1.276 doti attivate - confermano l’efficacia della misura volta a rispondere in modo concreto ai bisogni occupazionali e formativi dei cittadini lombardi.
Politiche attive per persone con disabilità
Per valorizzare le competenze e la piena inclusione delle persone con disabilità nei contesti lavorativi, sul versante dell’innovazione e dell’inclusione, Regione Lombardia ha attivato due nuove linee di finanziamento, una dedicata all’accompagnamento e all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità sensoriale che si avvale di una dotazione pari a 1,5 milioni di euro e la seconda, “Innovazione a servizio dell’inclusione – Ambito Disabilità”, volta a promuovere lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie abilitanti e soluzioni innovative in grado di supportare l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità con un investimento previsto pari a 3 milioni di euro.
A fine 2024 sono state 10.376 le persone con disabilità destinatarie di politiche attive per il lavoro. Nello stesso anno, sono stati 4.125 le persone con disabilità che hanno trovato lavoro dopo un intervento di politica attiva.
Formazione continua e sviluppo delle competenze
Regione Lombardia ha lavorato per rafforzare le competenze come leva per la competitività del sistema produttivo. Nel 2024 è stato rifinanziato con 10 milioni di euro l’avviso per la formazione continua, articolato in voucher aziendali. A seguito di un ulteriore rifinanziamento, la dotazione complessiva ha raggiunto i 22 milioni di euro, consentendo di finanziare le domande presentate da 3.800 imprese e di coinvolgere 18.780 lavoratori in percorsi formativi costruiti in base alle esigenze specifiche dei diversi settori produttivi lombardi. La misura di formazione continua conteggia, altresì, circa 300 imprese e circa 2.000 lavoratori presi in carico dalla misura Patti territoriali – Formazione Continua.
Nell’ambito del Programma Regionale FSE+ 2021–2027, Regione Lombardia ha promosso due avvisi pubblici volti a rafforzare l’occupazione e la qualificazione delle competenze definiti come “strumento di anticipazione e indirizzo dell’offerta formativa”, da realizzare tramite partenariati composti da soggetti pubblici e privati di un determinato territorio, settore e/o filiera. La misura è stata finanziata con una dotazione complessiva di 12,5 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro già assegnati. Il primo avviso “Patti Territoriali – Attrattività e Nuova Occupazione” ha visto l’approvazione di 17 progetti, con il coinvolgimento di 255 soggetti partner che per circa 700 destinatari disoccupati e 450 studenti delle scuole superiori per attività di orientamento. Il secondo avviso, “Patti territoriali a sostegno della riqualificazione dei lavoratori – Formazione continua”, si è articolato in due linee di finanziamento: una generale rivolta a tutte le imprese lombarde e una specifica per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, rivolta alle imprese edili, in attuazione dell’Accordo Quadro tra la conferenza delle Regioni e INAIL.
Nel 2024, sono stati quasi 13.600 i lavoratori, dipendenti e indipendenti, coinvolti in attività di formazione continua, mentre sono stati oltre 2.800 i datori di lavoro che hanno beneficiato dei contributi regionali per formare e aggiornare i propri dipendenti.
Parità di genere, benessere lavorativo e attrattività degli ambienti lavorativi
Regione Lombardia è impegnata da sempre per una partecipazione, ampia e di qualità, delle donne al mercato del lavoro, incoraggiando la diffusione di prassi organizzative ispirate ai principi della parità di genere, della sostenibilità e del benessere nei contesti lavorativi.
Un'azione significativa è rappresentata dall’Avviso pubblico a sostegno delle imprese per l’ottenimento della “Certificazione della Parità di genere”, la cui prima edizione si è conclusa il 13 dicembre 2024. A tale data, risultavano già 464 imprese certificate, con numerose altre in corso di certificazione. Complessivamente, il numero stimato di lavoratrici e lavoratori coinvolti nelle imprese aderenti è pari a 24.631.
In vista della nuova edizione dell’Avviso, aperta a fine aprile 2025, sono state predisposte nuove linee guida per agevolare ulteriormente l’accesso alla misura e favorirne una fruizione più ampia da parte del sistema produttivo lombardo. Le politiche regionali a favore dell’occupazione femminile si sono articolate anche in azioni culturali e trasversali, rivolte non solo alle donne, ma anche agli attori sociali e del mondo del lavoro, nella consapevolezza che il superamento degli stereotipi di genere richiede un cambiamento culturale diffuso. In questa prospettiva, con la misura “Lombardia per le donne”, Regione ha introdotto un intervento specifico per sostenere il reinserimento lavorativo di donne disoccupate o inattive, con carichi di cura, prevedendo l’erogazione di voucher per servizi di baby-sitting, assistenza domiciliare e percorsi di consulenza ed empowerment.
L’attenzione di Regione, infine, è stata rivolta anche al miglioramento dei contesti lavorativi: nel 2024 sono stati coinvolti in progetti di benessere lavorativo 688 datori di lavoro e quasi 34.000 lavoratori.
Cosa è la Certificazione della parità di genere?
La Certificazione della Parità di Genere è uno strumento introdotto a livello nazionale per valorizzare le organizzazioni che promuovono l’uguaglianza tra donne e uomini nei luoghi di lavoro. Prevista dalla Legge n. 162/2021 e realizzata nell’ambito del PNRR, questa certificazione attesta che un’organizzazione adotta in modo concreto politiche e pratiche per ridurre le disuguaglianze di genere, come pari opportunità di carriera, equità salariale, tutela della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro, contrasto alle discriminazioni e alle molestie.
Regione Lombardia, per sostenere le imprese del territorio nel conseguimento della certificazione, ha attivato l’iniziativa “Verso la certificazione della parità di genere”, finanziata con risorse del Programma Regionale FSE+ 2021–2027. Attraverso due linee di finanziamento, il bando prevede contributi per servizi di consulenza specialistica e per le spese di certificazione, offrendo un supporto concreto alle micro, piccole e medie imprese lombarde.
Prevenzione e gestione delle crisi aziendali
Regione Lombardia ha rafforzato il coordinamento tra le strutture competenti in materia di lavoro e sviluppo economico, con l’obiettivo di tutelare i livelli occupazionali e preservare il patrimonio produttivo regionale. Nel 2024 è stato garantito un presidio costante dei tavoli istituzionali per le crisi aziendali a livello regionale, locale e ministeriale, anche grazie al supporto della Delegazione regionale di Roma. Sono stati monitorati numerosi casi di crisi aziendali complesse, con particolare attenzione ai settori metalmeccanico, automotive e alle imprese coinvolte nella transizione green.
Si è registrato un aumento dei casi gestiti fuori procedura, ovvero prima dell’attivazione di ammortizzatori sociali. Sono state gestite 85 procedure di vertenza, di cui 39 relative alla Cassa Integrazione Straordinaria e 46 a Licenziamenti Collettivi, con un ruolo attivo di mediazione tra aziende e sindacati.
Regione Lombardia ha consolidato inoltre il raccordo con i territori, attraverso i nuclei crisi provinciali e l’adozione, ad aprile 2024, del testo aggiornato delle Linee Guida per la gestione delle crisi aziendali a livello territoriale nonché un maggiore coinvolgimento delle Parti Sociali, in particolare delle organizzazioni sindacali, nell’attuazione dei percorsi di politica attiva per i lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali conservativi.
Potenziare gli strumenti di ingresso nel mercato del lavoro
Grazie all’attivazione del Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL) - azione di riforma del sistema delle politiche attive del lavoro prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - e della relativa misura dedicata ai tirocini extracurriculari, Regione Lombardia ha ottenuto risultati significativi, in particolare nell’inserimento lavorativo dei giovani in condizioni di maggiore fragilità. I tirocini sono stati inizialmente destinati ai giovani con maggiori difficoltà di accesso al mercato del lavoro. Per gli altri, l’attivazione è avvenuta in fasi successive, in base alle tempistiche stabilite a livello nazionale per il programma GOL: da settembre 2024 per i giovani con specifici bisogni formativi e da gennaio 2025 per quelli considerati già pronti per un rapido inserimento lavorativo.
Complessivamente, sono stati 5.643 i giovani che hanno avviato un tirocinio entro tre mesi dall’attivazione della dote GOL. Di questi, 3.069 hanno successivamente ottenuto un contratto di lavoro, con una percentuale di inserimento pari al 54,3%. Si tratta di un risultato in lieve decremento rispetto al 2023 ma particolarmente significativo, soprattutto in considerazione dell’assenza di misure nazionali specifiche dopo la chiusura del Programma Garanzia Giovani avvenuta nel 2023 e del breve periodo di osservazione.
A questi percorsi si aggiungono circa 600 giovani coinvolti nei tirocini promossi dai Comuni nell’ambito dell’iniziativa Dote Comune, avviata nell’estate scorsa.
È inoltre in fase di sviluppo la nuova piattaforma regionale per il monitoraggio dei tirocini extracurriculari svolti in Lombardia, in attuazione del Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e ANCI Lombardia per la realizzazione del programma Dote Comune nell’annualità 2024/2025.
Questi dati confermano l’efficacia delle politiche regionali nel promuovere l’occupazione giovanile attraverso strumenti concreti, tempestivi e mirati.
Inoltre, è in fase di sviluppo la nuova piattaforma regionale di monitoraggio dei tirocini extracurriculari svolti in Lombardia in applicazione del Protocollo d'intesa sottoscritto tra Regione Lombardia e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani – ANCI Lombardia per la realizzazione del programma dote comune nell’annualità 2024/2025.
Infine, da gennaio 2024, è stato attivato, sulla base delle Linee Guida nazionali, il sistema di riconoscimento delle attività di Individuazione, Validazione e Certificazione delle competenze (Procedura IVC), ormai entrato a regime e rivolto a operatori regionali accreditati e alle Camere di Commercio. La Procedura IVC è stata integrata nel Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL) e collegata al sistema regionale Bandi e Servizi (BeS). Inoltre, sono stati avviate le attività di implementazione della procedura IVC al fine di certificare le competenze afferenti ai tirocini extracurriculari. Attualmente sono 48 gli enti accreditati al lavoro abilitati, tutti i Centri per l'Impiego lombardi (CPI), oltre 300 le attività avviate, 228 le commissioni d'esame nominate dalle Camere di Commercio e oltre 200 gli attestati di competenza rilasciati. Particolare attenzione e supporto sono stati riservati al Centro per l'Impiego (CPI) di Lecco che ha certificato competenze trasversali per giovani che hanno svolto attività lavorative nei servizi civili o nelle Pubbliche Amministrazione.
La procedura di Individuazione, Validazione e Certificazione delle competenze (IVC) è un processo attraverso il quale Regione Lombardia riconosce formalmente e certifica con attestato regionale le competenze acquisite dalle persone in contesti non formali e informali (esperienze lavorative, di volontariato, personali), rendendole spendibili nel mercato del lavoro o nei percorsi formativi.
Questa procedura promuove il diritto all’apprendimento permanente e valorizza tutte le forme di apprendimento, sostenendo l’occupabilità, la mobilità professionale e l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Nel 2024, Regione Lombardia ha rafforzato l’attuazione della procedura IVC nell’ambito delle politiche attive del lavoro inserendo la procedura nel Programma GOL.
Per chi
Enti del sistema regionale coinvolti
Altri soggetti coinvolti
Indicatori
Nota: il dato 2024 è in forte miglioramento rispetto sia al dato di baseline, relativo all’anno 2022, nonché l’anno precedente perché, coerentemente a quanto previsto dal programma GOL -Garanzia Occupabilità dei Lavoratori, Regione e i soggetti del sistema lavoro lombardo hanno focalizzato l’attenzione sull'erogazione dei servizi di politica attiva rivolgendosi anche agli utenti che sono già stati presi in carico nel 2022 e che erano ancora disoccupati.
Nota: l’ottimo risultato conseguito nel 2024 è una conseguenza del percorso di aggiornamento del programma consolidato nel 2024 in ragione di interventi di semplificazione, efficientamento delle procedure nonché la positiva integrazione con le altre misure attivate da Regione con la costante interlocuzione diretta con gli stakeholder istituzionali locali, regionali e nazionali e con gli operatori.
Nota: il dato 2024 è in lieve flessione rispetto al dato di baseline, relativo all’anno 2022, e al dato 2023 a causa della sovrapposizione di due bandi attivati a fine 2022 e a giugno 2023 e l’introduzione nel 2023 del cofinanziamento da parte delle aziende che ha portato ad una riduzione dei lavoratori messi in formazione.
Nota: l’indicatore è stato sostituito nel DEFR 2025-2027 con il nuovo indicatore “% di procedure di Licenziamento Collettivo regionali, gestite in sede pubbliche, concluse con accordo tra le parti”, che si concentra sull’accompagnamento delle procedure di crisi, in particolare nell’ambito più critico dei licenziamenti collettivi. I primi dati saranno disponibili con l’edizione 2025 di Lombardia, infatti.
Nota: il dato a dicembre 2024 è in lieve decremento rispetto al 2023 ma si ritiene sia comunque particolarmente significativo, soprattutto in considerazione dell’assenza di misure nazionali specifiche dopo la chiusura del Programma Garanzia Giovani avvenuta nel 2023 e del breve periodo di osservazione.